Terzo mandato, per Fi il dossier è archiviato. La Lega pensa ai candidati

Tensioni nella maggioranza. Il caso Zaia sarà affrontato entro lunedì mattina

Il centrodestra sembra archiviare, con una raffica di dichiarazioni e comunicati, il tema del superamento del blocco del terzo mandato dei presidenti di Regione. Se resta un margine risicato di discussione per consentire la ricandidatura del leghista Luca Zaia alle regionali venete d’autunno, sarà discusso dai leader prima o dopo il Consiglio dei ministri di domani, o al limite lunedì mattina.

Frizioni tra gli alleati: Fi, FdI e Lega

Il tenore delle dichiarazioni fa ritenere che non vi sia il clima per un confronto tra alleati. Una riunione tra Giorgia MeloniAntonio TajaniMatteo Salvini e Maurizio Lupi non è in agenda. Fratelli d’Italia, con Galeazzo Bignami, respinge ogni modifica sulla cittadinanza, proposta da Forza ItaliaPaolo Barelli (Fi) decreta la “fine della discussione sul terzo mandato”.

La Lega scarica gli alleati

La Lega, con Stefano Locatelli, esprime “grande rammarico” e attribuisce agli alleati la responsabilità dell’affossamento delle modifiche. Si auspica che il centrodestra scelga presto i candidati migliori. Ignazio La Russa (FdI) sottolinea l’importanza del confronto tra leader e capigruppo.

Discussione chiusa prima della scadenza

La finestra sembra chiusa prima della scadenza per la presentazione degli emendamenti al ddl sui consiglieri regionali. La Lega avrebbe voluto collegare l’emendamento al blocco del terzo mandato. Bignami ribadisce che la proposta di FI sulla cittadinanza non è condivisa e non fa parte del programma.

FI chiude definitivamente la porta

FI, con Barelli, ribadisce che il terzo mandato non è parte del programma e che gli italiani sono contrari. La Lega prende atto con rammarico e respinge ogni scambio con proposte come ius scholae.

Prossime sfide: candidature in Veneto, Campania, Puglia e Toscana

Il centrodestra dovrà procedere con la spartizione delle candidature. In Veneto, la Lega potrebbe cedere la candidatura a FdIAlberto Stefani, vice di Salvini, potrebbe correre. Ma i meloniani escludono una lista Zaia senza la sua ricandidatura. Salvini avrebbe affidato a Roberto Calderoli la trattativa.

Trattativa difficile e rischio fallimento

Una rinuncia al Veneto potrebbe rafforzare le speranze leghiste in Lombardia nel 2028. L’allargamento della trattativa a temi divisivi come cittadinanza e fisco ha complicato il negoziato. La modifica al limite dei due mandati avrebbe potuto mettere in difficoltà il centrosinistra in Puglia e Campania, liberando Vincenzo De Luca e Michele Emiliano dall’incandidabilità.

FONTE: Agi

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