Serie A: chi vincerà lo scudetto? Il pronostico

L’intelligenza artificiale ci ha risposto così: “Per lo scudetto, punto sul Napoli cha farà tra gli 85 e gli 88 punti. Sono i campioni in carica, con Conte al timone hanno una marcia in più: rosa profonda, Hojlund e De Bruyne che fanno la differenza, difesa di ferro. Secondo me hanno un 35% di possibilità di alzare il trofeo, nonostante l’Inter sia lì a un soffio, forte della sua completezza e di un Chivu che sta maturando”. “Per le prime quattro, vedo Napoli, Inter, Milan e Juventus. Il Napoli guida per solidità, l’Inter può approfittare di un’uscita precoce dalla Champions per spingere in campionato, il Milan di Allegri giocherà senza coppe e con Leao in forma può fare male, mentre la Juventus di Tudor è fisica ma ha bisogno di un regista per non perdere terreno. La Roma di Gasperini è l’outsider che potrebbe sorprendere, ma serve tempo per amalgamare i nuovi” .

Ma quanto la Serie A è prevedibile?

Certamente il pronostico riportato dall’intelligenza artificiale ha le sue fondamenta. L’idea di un Napoli che si possa confermare è reale e forte. Il secondo anno di Conte regala agli azzurri certezze che altre squadre non hanno. Poi il Napoli sembra aver costruito una rosa forte e completa con un Hojlund che parrebbe non solo aver sostituito alla grande Lukaku, ma averlo fatto forse anche meglio del previsto. Rispetto a Big Rom offre più freschezza atletica, velocità e profondità. La Serie A ha ritrovato con il danese una figura di primo piano a livello europeo.

Serie A: cosa potrà dire l’Inter?

Sicuramente la squadra nerazzurra ha sempre una forte rosa che, almeno in questa Serie A, costituisce una base importante. I punti deboli, tuttavia, sebbene pochi, sono costituiti da un’età importante mediamente della rosa ed, in particolar modo, da una fase difensiva in generale che non sembra più garantire, diversamente dal passato, una imperforabilità tale da costituire il punto di forza tale su cui poter fondare i futuri successi. Resta poi l’incognita Chivu, senza esperienza ed alla prima esperienza di spessore.

Il Milan di Allegri…

Costituisce a parere di tutti la miglior antagonista della compagine partenopea. Innanzitutto siede sulla panchina rossonera uno dei mister più esperti e vincenti della Serie A, capace di dare, sin da subito, l’apporto necessario a questo club, più che dentro il campo, soprattutto nello spogliatoio, dove fino a qualche anno fa regnava l’anarchia. Ha sicuramente poi costruito una rosa importante senza dimenticare che la stessa è stata formata in vista dell’unico obiettivo stagionale, ossia il campionato di Serie A, vantaggio non da poco che proprio il Napoli ha trovato l’anno scorso nel suo cammino trionfale.

Resta poi la Roma di Gasperini, senza dimenticare la Juve di Tudor, per una Serie A di livello…

I giallorossi rispetto alle compagini, certamente più attrezzate, ha trovato entusiasmo dopo l’arrivo del mister ex Atalanta, equilibrio dentro e fuori dal campo. Tuttavia non sembra che il gioco sviluppato sia degno di quello mostrato a Bergamo, almeno per ora, staremo a vedere cosa accadrà quando i risultati non dovessero supportarli. La Juve, invece, ha da parte sua organico e solidità, con un parco di attaccanti esterni fra i più forti in circolazione in questa Serie A. Tuttavia, sembra ancora venir meno nei momenti cruciali, afflitta dalla solita pareggite acuta, da cui proprio stenta a guarire.

Cosa aspettarsi quindi da questa stagione di Serie A? Cosa risulterà decisivo?

Chi ha cambiato guida tecnica o aggiunto innesti importanti potrà essere decisivo, in positivo o in negativo. Le squadre impegnate nelle coppe europee dovranno dimostrare di saper bilanciare le stesse con il campionato, gestendo rosa e forze. Decisioni come rotazioni, recuperi etc, soprattutto in caso di gare ravvicinate, possono diventare decisive. Sarà importante, anzi decisivo, quindi, saper dimostrare di reggere bene la pressione, e si saper mantenere i ritmi alti e la consapevolezza partita per partita.

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Antonio Giordano
Antonio Giordano
Avvocato penalista del Foro di Nola, con una profonda passione per il diritto e per la scrittura. Tifoso del Napoli da sempre, ama raccontare la società e l’attualità con sguardo critico e autentico. Laureato presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, collabora oggi con la prestigiosa Rivista Giuridica Bruniana.

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