Le polemiche per la il rigore fischiato a Di Lorenzo non accennano a placarsi, anche a quasi 48 ore di distanza. Questa volta è direttamente il Napoli ad attaccare con un comunicato l’ex arbitro Mauro Bergonzi, ora volto televisivo in Rai. Nel programma sportivo La Domenica Sportiva, il moviolista aveva etichettato duramente Di Lorenzo in merito all’episodio discusso del rigore procuratosi nel primo tempo del match apostrofando come “antisportiva” la condotta del capitano azzurro che secondo la sua opinione aveva allargato la gamba per cercare il contatto con Mkhitaryan e di conseguenza il fallo dopo un “contatto tra i due leggerissimo”.
La reazione del Napoli a difesa del capitano Di Lorenzo
Ecco il tweet della società : “La SSC Napoli esprime ferma condanna per le dichiarazioni rese dall’ex arbitro Mauro Bergonzi durante la trasmissione La Domenica Sportiva, nelle quali ha messo in discussione la correttezza di Giovanni Di Lorenzo, accusandolo di comportamento antisportivo.
Si può discutere liberamente di episodi di gioco, compresi i casi da rigore, ma non è in alcun modo accettabile mettere in dubbio la sportività, l’integrità e la professionalità di un calciatore esemplare come il nostro capitano.”
Anche il suo agente Giuffredi a difesa di Di Lorenzo
Ecco le sue dichiarazioni : “Avrei preferito non parlare, ma dopo aver sentito delle dichiarazioni così gravi non posso farne a meno. Se lui vuole fare delle dichiarazioni sul rigore mi sta bene, non mi sta bene se in una televisione pubblica offende un calciatore come Di Lorenzo. Il signor Bergonzi, prima di parlare, dovrebbe studiare la storia di Di Lorenzo che è stato un esempio di lealtà sportiva per tutta la sua carriera. Prima dell’espulsione di Manchester in Champions League non veniva espulso da 12 anni: vorrei ricordare a Bergonzi che gli stessi arbitri hanno dichiarato che il capitano più corretto della Serie A è proprio lui. Le dichiarazioni di Bergonzi sono fuori luogo: può dire che non è rigore, ma non può usare il termine “antisportivo”.
Il calcio ha memoria corta e non ha coerenza
Oggi stiamo vivendo un’epoca calcistica dal punto di vista mediatico alquanto singolare. Una grave sindrome da memoria corta ed incoerenza sembra colpire i maggiori esperti che affollano le trasmissioni sportive più quotate. Arrivare tuttavia a mettere in dubbio la proverbiale professionalità di Di Lorenzo, sempre esemplare da capitano del Napoli, assurge a livelli di incompetenza e malafede tali da giustificare l’intervento della società.
I casi “irrisolti” del passato
Abbiamo vissuto epoche in cui giocatori come Chiellini si sono resi spesso protagonisti per comportamenti ed episodi la cui sportività era quantomeno discutibile. Nessuno si è mai indignato. Atteggiamenti simulatori costanti di alcuni giocatori come Cuadrado che spesso in campo davano libero sfoggio della loro capacità di grande interpreti drammatici. Nessuno si è mai indignato. Atteggiamenti grotteschi e spesso violenti di giocatori come Gatti, senza mai avere conseguenze serie a livello disciplinare. Nessuno si è mai indignato. Per tutto questo e tanto altro, risulta impossibile attribuire alle dichiarazioni di Bergonzi l’attenuante della buona fede, anche alla luce delle sue giustificazioni delle ultime ore.
La dignità della società del Napoli e della città di Napoli
In questa vicenda colma di sterili polemiche e di assurde illazioni la tifoseria del Napoli e la società hanno dimostrato grande maturità, capacità di mantenere equilibrio e serenità. Dopo una partita che per il Napoli ha fornito riposte importanti contro una diretta concorrente, nonostante le troppe assenze, la società ha saputo dimostrare a tutti il livello raggiunto negli anni, al cospetto di mass media che hanno praticamente preferito omettere ogni valutazione tattica e tecnica con il risultato di coprire gravi lacune, sia difensive che tattiche, di sponda interista. Il calcio è passione ed anche voglia di prevalere ma il rispetto non può risultare assente. Napoli si lamenta dell’assenza di equilibrio, obiettività ma soprattutto della capacità di fare cronaca.
Di Lorenzo professionista esemplare
Il capitano del Napoli Di Lorenzo si è sempre contraddistinto per correttezza e sportività, non solo da quando è capitano azzurro. Non ci può quindi nascondere dietro il diritto di cronaca e di esprimere le proprie opinioni. La faziosità o si dichiara o è nemica della verità. Definire un’azione di campo come antisportiva solo perché tesa a raggiungere uno scopo, comunque lecito, é smettere i panni del commentatore televisivo ed indossare quelli del tifoso. Usare certi termini non possono essere additati come legittimo diritto di cronaca.
Le parole hanno un peso
Le parole hanno un peso, sempre e comunque, quindi anche nel calcio. Come un valore importante deve tornare ad essere, anche nel calcio, il valore della coerenza. Certe opinioni acquisiscono valore solo se ripetute nel tempo e generalizzate. Quando affiorano solo in determinati casi lasciano per forza di cose spazio a retropensieri generando legittime polemiche ed inviti a più equilibrio a supporto di ogni legittima e doverosa valutazione calcistica.



