Non sempre serve far rumore per essere indispensabili. Anguissa è l’esempio più luminoso di questa teoria. Partita dopo partita, stagione dopo stagione, nessuno è stato mai in grado di fare a meno di lui. Il camerunense è l’anima del Napoli. Ne rappresenta i valori sia quando c’è bisogno di correre, sia quando c’è bisogno di qualità nel palleggio. Entrambi i Napoli scudettati, dalle anime diverse, dallo Spalletti manovriero al Conte essenziale e dominante, hanno messo al centro del progetto e del campo il camerunense Anguissa, e lui, mai ha deluso. Anzi ha ampiato le sue skills, imparando nel tempo ad essere ancora più decisivo sottoporta. Si inserisce, attacca la profondità palla al piede e senza, va di testa e colpisce fuori area. Anguissa oggi è il tuttocampista più affidabile in circolazione.
Anguissa: l’uomo che trasforma la fatica in arte
Il camerunense è quindi da anni l’equilibratore della squadra ma ha un contratto che scadrà nel 2027. Sono in corso da tempo trattative e discorsi aperti fra il suo entourage e la società, vediamo come stanno le cose ad oggi. Permane ancora una certa distanza tra domanda e offerta, sì, ma la voglia di continuare insieme c’è ed è reciproca. Va segnalata comunque la corte del Galatasaray e di qualche club arabo soprattutto ma nulla metterebbe per adesso realmente in pericolo la sua permanenza. La prossima settimana è in agenda un nuovo incontro, segnale chiaro di una trattativa aperta più che mai e che speriamo si avvii presto verso una conclusione positiva per tutti con la sua permanenza.
Anguissa e McTominay: i veri bomber di questo Napoli
La capacità dei due centrocampisti di inserirsi ed essere letali sottoporta è la peculiarità più evidente della gestione tecnica di Antonio Conte a Napoli. Due mezz’ali capaci di fare tutto ma soprattutto libere di inserirsi e sfruttare gli spazi che attaccanti di peso, abili nel difendere palla, gli mettono a disposizione. Prima Lukaku, oggi più Hojlund che Lucca, permettono di entrare e far male a queste due forze della natura che sfoggiano un repertorio tecnico invidiabile: colpi testa, tiri da fuori area, capacità balistiche ed opportunismo, quanti attaccanti oggi possono vantare una faretra con così tante frecce?
Anguissa ed il problema Coppa D’Africa
Il vero problema di Anguissa da quando sta a Napoli è sempre e solo dipeso dalla sua assenza forzata per mettersi a disposizione della sua nazionale per il torneo continentale di riferimento. Un torneo che cade al centro della stagione sportiva e che mette a dura prova fisico e mente. Tuttavia quest’anno alcuni rumors giornalistici aprono uno spiraglio per la sua permanenza. In particolare il Corriere dello Sport ipotizza una possibilità, seppur remota, che il campione camerunense possa rinunciare a partire. Vedremo cosa accadrà. Di certo la sua eventuale assenza, se confermata, aprirà a discorsi importanti da aprire sul mercato. Una ipotesi di mercato come potrebbe essere Mainoo o variabili interne con idee tattiche alternative le possibili soluzioni.
Conclusioni
Anguissa è uno degli elementi più sottovalutati del Napoli ma allo stesso tempo fondamentali in una squadra che mai ha saputo fare a meno di lui. Una influenza sul gioco enorme, recuperatore di palloni, assist e gol oltre ad una capacità di dare equilibrio ai reparti che lo rende unico nel suo genere. Non sarà un giocatore capace di brillare sotto i riflettori come una star, ma la sua capacità anche di leadership nello spogliatoio lo trasforma in punto di riferimento costante, uno di quei giocatori che determina le sorti di una partita, di una stagione calcistica.



