Quando diventi un genitore caregiver

Un genitore è libero di scegliere qualsiasi cosa per suo figlio : la scuola , l’abbigliamento, lo sport, l’insegnante per le ripetizioni, la babysitter… ecc ecc… invece un genitore caregiver no. Quando diventi un genitore caregiver diventi inadatto, incapace , quasi stupido direi.

Tutto ciò che tu elenchi come necessità di tua figlia , diventano magicamente tue pretese. Ti obbligano ad usare i pannoloni che dicono loro, a meno che non fai mille certificazioni. Ma se ne usi un tipo diverso te ne danno meno , perché LORO hanno deciso quanto si può spendere . Non contano le necessità del disabile e poi , ma tu chi sei per dire quali sono le necessità !?!?

Il letto? Puoi prendere quello che dicono loro , fa nulla se non è comodo . Quello, punto. Le scarpe? Quelle che dicono loro Biberon, deflussori per la nutrizione, siringhe per somministrare i farmaci, quali e quanti lo decidono loro . Gli infermieri? Quelli che dicono loro , non importa se non sono all’altezza , non importa se la turnazione non ti da la continuità assistenziale FONDAMENTALE per garantire la vita.

ATTENZIONE!!! Fai bene attenzione , perché tu non puoi dire che un infermiere non è all’altezza, non puoi dire che non ha le qualità per gestire l’assistenza ,nonostante sia tu a formare quell’infermiere , sai perché non puoi dire nulla ? Perché loro sono studiati e tu no. Già sono talmente studiati che serve che tu gli faccia affiancamento per inserirli sull’assistenza, ma poi tu non sei nessuno per valutare .

Io che assisto mia figlia da 40 anni e che solo io so ciò che va fatto, non posso valutare un infermiere che fa cazzate , che mette a rischio la vita di mia figlia ( cosa per altro successa con l’ultimo tentativo di inserimento). Lo sapevate che l’unica categoria dove sono tutti bravissimi è proprio quella degli infermieri ? Di qualsiasi campo lavorativo esistono quelli più o meno bravi o portarti per quel lavoro. Non per gli infermieri : incredibile, assurdo direi. Sono tutti bravi e tu genitore MUTO, anche se provocano danni.

Persone che hanno scoperto da poco la nostra pagina, mi chiedono perché non c’è assistenza: mentre da una parte c’è chi si lamenta della mancanza di personale , ma quello che ha non lo paga correttamente, dall’ altra parte c’è quel personale che avendo una remunerazione ridicola , sceglie di lavorare meno e dove conviene di più .Ogni figura professionale ha più assistenze e lavora con la partita iva .

Ecco che per coprire ben 34h di assistenza ( 24h più doppia unità notturna) io dovrei accettare un numero indefinito di personale che alla fine farebbe uno o due turni al mese ognuno (raramente ho visto più di 5 disponibilità dalla stessa persona) .

I turni che andrebbero a coprire mensilmente sarebbero pochi e distribuì malissimo , la distanza tra gli stessi turni e le altre assistenze che portano via inevitabilmente la memoria sulla gestione , farebbe venire meno la continuità assistenziale necessaria per garantire la vita ad Amina. Per non parlare dei turni che potrebbero saltare per le emergenze sulle altre assistenze .

Mettiamoci anche che su 10 infermiere forse una ha la giusta empatia per riuscire a gestire il tutto. L’empatia non si studia, almeno questo concedetemelo. Io non accetterò mai tutto ciò , io ho la responsabilità di mia figlia e come ogni genitore pretenderò sempre il meglio.

Pensate ad un reparto di terapia intensiva gestito così. Spero di essere stata chiara . Qui hanno quasi tutti “ragione “ ma è la nostra vita e non essere più garantita e NESSUNO fa niente per uscire da questo circolo vizioso.

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Francesco Baldi
Francesco Baldi
Freelance del Sociale, editor Radio TV, speaker radiofonico, presidente associazione ETS. Volontariato da 40 anni e social media manager di comunicazione nel terzo settore.

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